Scopri le birre conventuali.
Le prime tracce certe della birra si fanno risalire alla Mesopotamia, la prima ricetta all’Egitto, ma quando si parla di cultura birraria si parla di Germania.
Merito di questo salto è la sperimentazione medievale nei floridi monasteri tedeschi. Vicini alla coltivazione della terra, si occupavano della trasformazione e della conservazione dei cibi, conoscevano profondamente le erbe e le loro proprietà.
La birra, al tempo, essendo sottoposta a bollitura, dava l’assoluta certezza della sua potabilità, era una bevanda sicuramente poco alcolica, non filtrata, considerata salutare e adatta anche ai bambini alla stregua di una pane liquido. Veniva prodotta in modo più robusto (con un maggiore contenuto d’orzo) come nutrimento dei tempi di quaresima.
Una suora benedettina Hildegard von Bingen (1098-1179) grande studiosa in molte arti, comprese la natura antiossidante del luppolo e per prima lo introdusse nella produzione della birra. Sino ad allora la birra, così come il vino, veniva prodotta e conservata in ossidazione, per cui i sentori acidi venivano attenuati dall’assemblaggio di erbe e spezie (gruut). Il luppolo permise di evitare o quanto meno limitare l’ossidazione del prodotto migliorandone il gusto e la conservazione nel tempo.
Da allora, nella cultura tedesca della birra, il luppolo divenne un ingrediente stabile. Nel tempo si apprese che il luppolo era responsabile del caratteristico cappello di schiuma, ma era anche fonte, nelle diverse varietà, degli aromi e dei gusti che la birra seppe da allora esprimere.
Se nei Kloster tedeschi si seguì da allora questo nuovo modo di fare la birra, nella Abbazie in Belgio, ma non solo, i monaci, anche se appartenenti allo stesso ordine, proseguirono la vecchia tradizione del gruut ignorando del tutto quella che si stava affermando come la più antica legge alimentare.
Particolare è che nel nome di Norbert di Xanten (1080-1134), fondatore dell’ordine dei Premonastrensi, a seconda della collocazione dei monasteri, in Germania o in Belgio, la birra venne prodotta con il rispetto dell’una (con il luppolo) o dell’altra ricetta (con il gruut). Ancora oggi, ma in chiave moderna questo è un elemento di distinzione tra le due culture.